Spiagge
Prima di arrivare a Vibo Marina, a nord del porto turistico troviamo la spettacolare bianca spiaggia della località “Timpa janca”, così detta perché la rupe sovrastante, non essendo ricoperta da vegetazione, rimane bianca, o anche U Curvu per la presenza di numerosi corvi alla foce della fiumara. È una spiaggia libera e priva di servizi.
A nord del porto c’è la bella spiaggia detta Proserpina, dal nome del lido lì presente. La spiaggia è di sabbia bianca finissima e particolarmente adatta ai bambini anche perché in acqua si tocca con i piedi fino a largo.
Vibo Marina è rinomata per il porto, ove attraccano molte imbarcazioni da diporto e per le isole Eolie, oltre a quelle per gli scambi commerciali. E’ stato costruito nella baia naturale di Santa Venere e anticamente era chiamato porto Santa Venere, in quanto gli abitanti del posto per lo più pescatori, trovarono sulla spiaggia una statua di una donna dormiente identificata con Santa Venere, da cui derivò il nome della baia e quindi del porto. La zona compresa tra Vibo Marina, Bivona e Trainiti era un antico porto romano costituito da due bracci lunghi oltre 100 metri, costruito nel III sec a.c. da Agatocle di Siracusa, dove si svolgeva una fiorente attività marittima e commerciale. Oggi il porto è munito dei pontili Marina Carmelo e Marina Stella del sud , e delle banchine Malta e Fiume, dove si assiste al rientro delle barche da pesca e dove si svolge l’asta del pesce con i suoi antichi rituali.
Adiacente al lungomare di Vibo marina e alla via Arenile si estende la lunga spiaggia Il Pennello, che deve il suo nome a quella località, che è in parte rocciosa e in parte e in parte sabbiosa e per la maggior parte libera. La spiaggia è molto frequentata anche dagli amanti delle immersioni subacquee, perché a qualche centinaio di mt dalla riva, ad est del porto di Vibo Marina, si trova la secca del Pennello, con andamento misto roccioso e sabbioso, e la cui profondità varia dagli iniziali 8mt a circa 30 mt.; è un’ immersione molto particolare e suggestiva perché oltre la varietà di pesci che è possibile incontrare, nei fondali è conservata la Madonnina, un’anfora greco-italica del II-III sec. A.C., ed infine, incagliata tra le rocce, un’ ancora a quattro marre e, un po’ più in profondità, 2 ancore di grandi e un’ancora di ammiragliato.
Vibo Marina inoltre presenta tante altre spiaggette sempre libere e di sabbia fine, quali Antonucci, Casette, Cementificio, i cui nomi rispecchiano o le omonime località in cui sorgono, o una particolarità di esse come ad esempio la presenza di piccole case vicino la spiaggia o la vicinanza in linea d’aria del cementificio.
Tra Vibo Marina e Bivona vi è la spiaggia libera Gagliardi, una spiaggia bianca e sabbiosa e dai fondali sabbiosi, così chiamata in onore della famiglia nobile vibonese Gagliardi proprietaria di una villa vicino la spiaggia.
Proseguendo lungo la strada verso Bivona incontriamo la spiaggia Arenile o Bivona, che prende il nome dall’omonima località, fatta di sabbia bianca e fine e di ampie dimensioni, rappresentando il classico lido tirrenico. Bivona conserva un antico castello, che era stato costruito a difesa del porto romano costruito nel III sec a.c. da Agatocle di Siracusa.
La spiaggia di Trainiti (Porto Salvo) è di medie dimensioni e sabbiosa. A testimonianza di storico passato e della fiorente attività commerciale che ivi si svolgeva tramite il porto ci sono vari reperti archeologici di epoca romana nella zona archeologica di Vibo Marina e Bivona e altri sono emersi nei fondali e nelle acque della spiaggia di Traniti , quali un muro in calce idraulica, che serviva come banchina per l'attracco delle navi in rotta sulle vie commerciali del Tirreno, una fabbrica per l'allevamento e la lavorazione del pesce, attività fiorente che si svolgeva nella zona compresa tra Zambrone e Pizzo, ed una villa romana con annessa una necropoli e su cui fu eretta successivamente nel periodo aragonese la torre del porto.