Spiagge
Percorrendo la strada che proviene da Parghelia, seguendo il percorso del torrente La Grazia, si arriva porto turistico di Tropea. Si tratta di un moderno porto turistico, che offre vari servizi per soddisfare anche le esigenze del diportista più esigente e al cui interno si possono trovare oltre a bars, ristoranti, internet point, servizio wi-fi, negozi di articoli nautici anche un diving center, un cantiere nautico e altri servizi nautici e inoltre un piccolo teatro, dove le sere d’estate si svolgono rappresentazioni teatrali e concerti di musica.In quel tratto di strada, che porta al molo vecchio del porto, un tempo scorreva il torrente Lumia che poi si immetteva in mare ( oggi ci sono delle case), e alla sua foce c’erano 4 piccoli scogli, di cui 3 sottili immersi nel mare e detti Pali ed usati dai pescatori per attraccare le barche, e l’altro di forma più tozza, detto Stringhiliu, giaceva sul lido alle spalle dei Pali; oggi i loro resti sono coperti di sabbia e di materiale da diporto.La spiaggetta U Cannuni, è una piccola spiaggia sabbiosa libera e priva di servizi, a ridosso dello scoglio San Leonardo, alla quale si può accedere attraverso una galleria che sfocia in una piccola baia, e posta all’interno del porto prima del molo vecchio, dove si può assistere al rientro delle navi dei pescatori e acquistare il pesce appena pescato e dove, inoltre, è possibile imbarcarsi anche per le isole Eolie e Stromboli. È detta così perché nelle sue acque è stato trovato un cannone di ferro posto poi nella piazzetta in fondo a Largo Galluppi.Alla fine di Corso Vittorio Emanuele c'è l' “Affaccio di Liliano”, la più nota terrazza panoramica di Tropea, che si affaccia sulla spiaggia delle Roccette, detta La Rotonda, un tempo la spiaggia preferita delle famiglie aristocratiche tropeane, e dove negli anni Sessanta venne costruito il primo grande ed elegante stabilimento, il Lido S. LeonardoL’ enorme scoglio di San Leonardo è chiamato così perché sulla sua cima ci sono i resti di un piccolo edificio che, secondo la tradizione, sono di un piccolo tempietto dedicata al Santo, e circondato da olivi. Lo scoglio di San Leonardo fino alla fine dell’ Ottocento ( 1872) era completamente circondato dal mare, le cui onde si infrangeva sulle basi dello scoglio, fin quando, a causa di violenta e lunga pioggia, dal pendio di Zaccanopoli scese una fiumana di pietre e fango che invase la marina Vescovado con conseguente arretramento del tratto di mare che separava lo scoglio dalla rupe, su cui sorge Tropea. Lo scoglio di San Leonardo fu dotato, nel XVIII secolo, di 2 cannoni di ferro, 1 nella grotta sopra l’attuale villaggio turistico ‘ Le roccette’ e l’altro nella spiaggetta a ridosso dello scoglio ( in seguito detta du cannoni in seguito al ritrovamento); sula cima dello scoglio dai ruderi del piccolo tempietto fu ricavato un ricovero per i soldati. Di fronte lo scoglio di San Leonardo, si trova la scalinata detta ‘dei carabinieri’ con circa 300 gradini scavati nella rupe porta al centro storico.Subito dopo le Roccette troviamo la spiaggetta libera U Mari Picciulu ( mare piccolo ), a ridosso dell’Isola Bella, e forse uno dei posti di Tropea più conosciuti e fotografati. Dalla spiaggetta si può arrivare a nuoto oppure arrampicandosi sullo scoglio dell’Isola, attraversata la piccola grotta della Linguata, a U Palumbaru, una piccola spiaggetta-grotta, famosa per i tuffi che si potevano fare dall’alto, e così detta per i numerosi uccelli che ivi costruivano il nido.La spiaggia della Linguata ( a forma di lingua) è posta a sud dello scoglio di Santa Maria dell’ Isola, è una spiaggia libera, bianca e sabbiosa, e molta affollata durante i mesi estivi, anche perché di fronte c’è un grande parcheggio auto a pagamento. Un tempo, in questa piccola spiaggia, andavano a farsi il bagno le popolane tropeane e i ‘vagneri’, cioè i benestanti contadini del retroterra finiti i lavori dei campi. Si può raggiungere anche a piedi attraverso una lunga scalinata che da piazza Cannone porta allo spiazzale ai piedi dello scoglio di Santa Maria dell’ Isola. Lo scoglio di Santa Maria dell’ Isola un tempo era unito alla terraferma solo dalla parte occidentale e vi si accedeva tramite un viadotto inclinato in muratura.Continuando verso Sud , a ridosso del lungomare Marina dell’Isola si estende l’ ampia spiaggia Mari Randi ( mare grande) dallo scoglio di Santa Maria dell’ Isola fino agli scogli dei Missaggi ai piedi del Convento della Sanità. È una spiaggia grande e sabbiosa, e il fondale è prevalentemente roccioso ricco di flora marina. La spiaggia è attrezzata con numerosi lidi balneari con offrono anche servizio bar e ristorante, e noleggio di pedalò, e tra un lido e l’altro ci sono dei piccoli tratti di spiaggia libera.La spiaggia del Convento è un’ampia distesa di sabbia bianca posta a ridosso del lungomare. Deriva il suo nome dal Convento dei Frati Minori o della Sanità posto in alto e da cui parte un piccola scalinata che permette di raggiungere a piedi la spiaggia dal centro abitato. La spiaggia è attrezzata con numerosi lidi balneari con offrono anche servizio bar e ristorante.Tra la spiaggia "A Linguata" e la spiaggia "Convento" emergono dall’ acqua degli scogli di granito che sembrano degli scuri maialini attaccati ad un altro scoglio, chiamati i Missaggi. Il nome deriverebbe da una leggenda secondo cui, dopo una furiosa mareggiata, alcuni curiosi, seduti su uno sperone di roccia ad osservare il mare tornato calmo, videro un uomo alto, bello e di enormi dimensioni, in cerca di salvezza, che cercava, con sforzi, di salire su uno dei 2 scogli a mare, quello a lato Vaticano, e faceva cenni con le mani. Subito alcuni cercarono un barca per avvicinarsi e portare aiuto al naufrago e trasportarlo a terra. Interrogato dai cittadini su chi fosse fece capire di non riuscire a parlare e di poter solo scrivere. Gli furono date carta e penna e cosi scrisse: "Io non so chi io sia, nè donde, nè come sia venuto. La mia vita è breve per tutti, brevissima la mia". Molti tropeani, incuriositi, scesero in spiaggia per vedere e mentre si passavano di mano in mano il foglio di carta con la scritta, senza saperlo leggerlo la maggior parte di loro, il naufrago misterioso spirò e il suo corpo fu cristianamente seppellito nella chiesa del vicino convento dei Cappuccini. I tropeani videro nel fatto un segno soprannaturale e interpretarono quell’espressione come un messaggio ammonitore. Sulla spiaggia giace un bianco scoglio detto A Papira (la papera).U Passu du Cavalieri ( passo del cavaliere) è un’ estesa spiaggia di sabbia bianca che si estende fino alla scogliera sud di Tropea. La spiaggia è in piccola parte libera e per la maggior parte attrezzata con molti stabilimenti balneari con servizio di bar e ristorante. Il suo nome deriva da un episodio che si tramanda nel tempo secondo cui un cavaliere, invaghito di una bella contadina del posto che non ricambiava le sue attenzioni, l’ attirò in quel luogo con un pretesto agricolo e la strinse a sé ma avvicinatosi inavvertitamente al ciglio della rupe a causa di uno spintone della ragazza cadde nel vuoto.L’ultimo lembo del litorale tropeano racchiude 4 spiaggette, piccole ma di notevole bellezza, incastonate dentro piccole baie, raggiungibili preferibilmente via mare con pedalò o gommoni, oppure a piedi proseguendo oltre la spiaggia del Cavaliere e superando dei grandi massi posti tra la spiaggia e la riva, o anche percorrendo una non agevole e semi-distrutta scalinata che parte dal parcheggio dei carabinieri. La spiaggia U Sapuni è una piccola spiaggia sabbiosa libera ed isolata, il cui nome deriva da un grande scoglio posto al centro e dalla forma del pesce sapone secondo i pescatori. La spiaggia Occhiali, posta tra la spiaggia U Sapuni e Petra i Mulinu, è una stretta fascia posta ai piedi della falesia arenaria nella parte finale di Tropea e in parte sassosa e in parte sabbiosa, libera e priva di servizi. Il suo nome deriva da 2 buchi a forma di occhiali posti sopra la spiaggia. La spiaggia Petra i Mulinu ( pietra di mulino) è sabbiosa e rocciosa e priva di servizi, detta così perché nei tempi passati venivano presi, dagli scogli adiacenti, dei grandi massi che servivano per ricavare le macine dei mulini ad acqua. U Volu du Corvaru ( il volo del corvo ), è una piccola spiaggetta libera e priva di servizi posta alla fine di Tropea al confine con Riaci, e detta così per i numerosi corvi che si nidificano sulla falesia arenaria e da li spiccano il volo.